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Massa, un robot mobile anti Covid

Un robot mobile anti Covid che disinfetta "in corsa" sale operatorie e corsie ospedaliere

E' entrato in servizio al "Gaetano Pasquinucci" il primo operatore meccanico messo a punto dal progetto Samaritan sostenuto dal Sant'Anna di Pisa, Fondazione Marmo di Carrara e "Il Talento all'Opera"

E’ in grado di sanificare e disinfettare qualsiasi tipo di superficie attraverso un sistema di lampade a raggi ultravioletti. E di muoversi in corsia o in sala operatoria, tra infermieri, medici e operatori sanitari, grazie a una telecamera 3D che, con mediante algoritmi intelligenti di visione, è in grado di riconoscere la presenza di persone evitando ostacoli e urti contro gli oggetti. Da questa mattina Mover-UVC, il robot mobile messo a punto nell’ambito del progetto Samaritan (sostenuto dalla Fondazione Marmo di Carrara e realizzato grazie alla Fondazione filantropica “Il Talento all’Opera” nata su iniziativa della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) è entrato in servizio in via sperimentale all’ospedale del cuore Gaetano Pasquinucci di Massa. Un alleato, il robot mobile, importante in questa nuova fase dell’emergenza provocata dal covid-19, in cui la disinfezione di ambienti e superfici è considerata una delle azioni più efficaci per limitare la circolazione del virus.

Questo nuovo progetto si affianca a quello condotto presso il Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna, sempre grazie alla Fondazione filantropica “Il Talento all’Opera”. Anche la sperimentazione presentata oggi a Massa per il progetto “Samaritan”, con il coordinamento scientifico di Filippo Cavallo, come Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, rientra nelle attività di “terza missione”. Ovvero progetti che danno risposte concrete in tempi rapidissimi alle sfide presentate dall’emergenza coronavirus, dando un esempio pratico dei risultati che può raggiungere l’alleanza fra la ricerca scientifica, la sua applicazione e i soggetti interessati a sostenere azioni a beneficio della comunità.
“Siamo molto orgogliosi della capacità che la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa sta dimostrando nel riuscire a ‘mettere insieme’ le migliori energie filantropiche, l'esame attento della difficile situazione post Covid-19 e il potenziale di ricerca sviluppato nel corso del tempo. I risultati ottenuti con questo progetto costituiscono un nuovo passo avanti di un percorso, ancora lungo, ma che intendiamo percorrere con decisione e con mete sempre più ambiziose”, ha spiegato la rettrice della Sant’Anna Sabina Nuti.

Il robot mobile, alla cui sperimentazione a Massa collabora Co-Robotics, azienda spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, è in grado di spostarsi in sicurezza, grazie alle sue quattro ruote, e può essere comandato a distanza da un operatore. Le lampade UV-C garantiscono una sanificazione efficace e, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, può svolgere le operazioni rispettando un’assoluta sicurezza per operatori e pazienti.

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02 Luglio 2020 (Archiviata)

 

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